Isole d'Italia – alla scoperta del Giglio in bicicletta

Immaginate un'isola solitamente riservata a chi ama il trekking, che si apre con generosità anche a chi amale due ruote, purché siano pronti a lasciare temporaneamente la bici legata a un paletto per esplorare una cala nascosta o un poggio sconosciuto. Non aspettatevi lunghe distanze da percorrere; qui, si pedala poco ma intensamente. Le strade asfaltate sono più semplici da affrontare, ma fate attenzione ai bus di passaggio. L'itinerario più spettacolare? Senza dubbio la strada che da Giglio Castello porta a Punta Capel Rosso, un viaggio tra salite dolci e pendenze costanti, in un paesaggio dove la pianura è solo un lontano ricordo.Il paesaggio è un'esibizione vivace della macchia mediterranea: cisti bianchi e rosa, rosmarino, lavanda, morbidoni argentati di artemisia, e il dolce profumo di elicriso che sa di liquirizia. A primavera, l'isola esplode in un kaleidoscopio di colori e profumi, con i venti moderati che accompagnano il canto degli uccelli e il ronzio dei bombi. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il Giglio ha una comunità calorosa; non è raro incontrare le stesse facce più volte, e fare amicizia qui rende tutto più speciale.Scegliere il periodo giusto è cruciale: primavera e autunno sono ideali, con ritmi rilassati e piatti tipici che deliziano il palato, come la palamita e la tonnina. E ricorda: nonostante l'isola accolga i marinai a Porto e i turisti a Campese, è a Castello che batte il cuore autentico dell'isola.Per chi decide di esplorare quest'angolo di paradiso su due ruote, non dimenticate: portate con voi molta acqua, un kit da spiaggia per improvvisi tuffi nel blu e l'essenziale caschetto per i tratti più avventurosi. E mentre vi lasciate cullare dalla bellezza dell'isola, perché non accompagnare l'avventura con una colonna sonora ispirata, come "Sbatti" di Gazzelle, o immergervi nell'ascolto di "Il dito di Dio" di Pablo Trincia?L'Isola del Giglio non è solo un viaggio, è un'esperienza polisensoriale che vi rimarrà impressa nel cuore, richiamandovi forse, chi sa, a un futuro ritorno.